Riccio

Famiglia: Erinaceidi; Genere: Erinaceus; Specie: Erinaceus europaeus, Linnaeus 1758

Nome sardo: erittu, ritu, eritu, arritzoni, ritzone

Ampiamente diffuso nell’Europa Occidentale, nonché in Russia e nella Siberia occidentale, il riccio si trova in Sardegna con la sottospecie di E. europaeus italicus, presente anche nell’Italia settentrionale e peninsulare. La sua presenza sull’Isola sembra sia dovuta all’introduzione in tempi storici

La sottospecie si distingue dalla specie E. europaeus per le dimensioni leggermente più ridotte del corpo e della coda e per il colore più chiaro. La lunghezza, misurata dalla testa alla coda, varia dai 23 ai 29 cm. Il muso è appuntito, gli occhi grandi e vivaci, le orecchie piccole e tondeggianti. Il muso e il ventre sono ricoperti di peli marrone chiaro quasi giallastri, mentre la parte superiore è caratterizzata dalla presenza di aculei della lunghezza di 25 mm e dello spessore di 1 mm.

Il riccio predilige zone con una discreta copertura vegetale come le boscaglie e le macchie, lo si trova frequentemente ai margini delle aree coltivate, nei giardini, nei parchi e nei frutteti, dove può trovare non solo il cibo ma dei buoni nascondigli. Lo si può trovare sia a livello del mare sia ad altitudini elevate, solitamente, però, vive nelle zone di pianura e collinari. E’ un animale territoriale, che conduce una vita solitaria, si rifugia in tane scavate sul terreno o abbandonate da altri animali, che ricopre con muschio ed altri vegetali. È attivo soprattutto al crepuscolo e di notte, in cui caccia essenzialmente insetti, anfibi, uova e piccoli d’uccelli di specie nidificanti nel terreno, lucertole, lombrichi, topi.

Il riccio è l’unico tra gli insettivori a trascorrere alcuni mesi in letargo durante l’inverno, da novembre a marzo; nelle isole mediterranee il letargo è discontinuo e i ricci sono attivi quasi tutto l’anno. La longevità in natura è di circa 10 anni.