Sughera

Quercus suber L. – Nome sardo: suergiu

La sughera o quercia da sughero è una sclerofilla sempreverde con chioma irregolare, fusto corto, biforcato e ramificato sin dalla base, ed insieme al leccio caratterizza la flora, l’ambiente ed il paesaggio della Sardegna.

Si differenzia dal leccio per la corteccia suberosa, per le ghiande più grandi e per le foglie più dentate e pungenti. Specie eliofila e xerofila, preferisce clima caldo e vegeta nelle zone costiere fono ai 900 m di altitudine.

La sughera è protetta dalla L.R. 4/1994 la quale regolamenta la sughericoltura nella regione Sardegna. La prima estrazione del sughero si effettua quando la pianta ha una circonferenza di 60 cm misurata a 1.30 metri da terra. Le successive estrazioni devono essere eseguite ad intervalli di dieci anni.

ALTEZZA: fino a 15 m.

FOGLIE: persistenti, coriacee, alterne, ovato lanceolate, lunghe 2-8 cm con margine dentato e spinoso. Pagina superiore liscia, lucida di colore verde vivo e pagina inferiore opaca di colore verde-grigio chiaro.

FIORI MASCHILI: piccoli in amenti penduli. Fioritura: aprile-maggio.

FIORI FEMMINILI: riuniti in spighe erette. Fioritura: aprile-maggio.

FRUTTI: ghiande ovoidali con breve peduncolo lunghe 3-5 cm; avvolte per un terzo della loro lunghezza da una cupola con squame tomentose di colore verde chiaro.

USI: il prodotto principale della pianta è il sughero, che viene utilizzato per la fabbricazione dei tappi per le bottiglie, nell’edilizia e nell’artigianato.

COROLOGIA: diffusa particolarmente nella penisola iberica, Francia e Africa settentrionale. In Italia è presente in Sardegna, Sicilia, Puglia e nelle coste tirreniche.