Myrtus communis – Nome sardo: murta
Il mirto è il solo membro europeo di una impostante famiglia di piante tropicali, le Mirtacee, che comprendono circa 3000 specie dalle caratteristiche foglie coriacee, punteggiate di ghiandole.
La pianta del Mirto è ampiamente coltivata per ornamento e anche per produzione di bacche dal quale si produce un infuso alcolico tipico della regione Sardegna. E’ una pianta con una forte capacità pollonifera, ovvero dopo il taglio ricaccia abbondantemente. Cresce maggiormente sui pendii aridi, soleggiati e nelle boscaglie sempreverdi.
ALTEZZA: fino a 5 m
FOGLIE: persistenti, coriacee, ovali e acute all’apice; lamina liscia e lucida; colore verde intenso nella pagina superiore e più chiaro in quella inferiore con nervatura centrale sporgente. Schiacciate risultano molto aromatiche.
FIORI: odore dolciastro, con 5 petali e numerosi stami, crescono su lunghi piccioli alle ascelle delle foglie superiori;
FRUTTI: bacca edule, sferica, aromatica, di colore nero a maturità; dimensioni 5-15 mm.
USI: le foglie, i fiori e i frutti sono ricchi di un olio aromatico, chiamato “acqua degli angeli”. Tale locuzione proviene dal lontano medioevo, dove con questo nome si indicava appunto il distillato di fiori di mirto. I frutti sono utilizzati come condimento ma soprattutto vengono utilizzate per produrre il celeberrimo liquore di mirto.
COROLOGIA: il mirto è diffuso nella regione mediterranea europea e nordafricana.