Olivastro

Olea europaea  L. var. sylvestris Brot. – Nome sardo: ogiastru

Arbusto sempreverde, uno dei componenti più diffusi e caratteristici della macchia mediterranea, dove si presenta in forme e razze diverse. Il nome olivastro, richiama principalmente la razza spontanea del comune olivo, che caratterizza il paesaggio e l’ambiente mediterraneo. L’olivastro è la specie che attraverso l’innesto genera l’olivo. Si presenta in arbusti intricati lunga la costa con grandezza variabili sino a raggiungere altezze pari alle comuni razze coltivate. Dal nome oleastro deriva il nome di un distretto dell’isola Sardegna detto appunto Ogliastra, territorio nel quale vi trovate.

ALTEZZA: variabile sino anche 4 m.

FOGLIE: coriacee, opposte di colore verde scuro nella pagina superiore e grigio argenteo nella pagina inferiore.

FIORI: sono ermafroditi, riuniti in piccoli grappoli di colore bianco. Fiorisce a maggio/giugno.

FRUTTI: l’oliva si presenta di forma ovoidale di colore verde sempre più scuro e raggiunta la completa maturazione diviene nera.

USI: la pianta ha molteplici usi, il legno è molto pregiato per lavorazioni artigianali e il frutto franto produce un olio amaro, le foglie vengono usate per preparare infusi contro la febbre e con la corteccia si colavano di giallo i tessuti.

COROLOGIA: specie spontanea in tutto il bacino del Mediterraneo; in Italia è diffusa soprattutto nelle regioni tirreniche e ioniche.