Quercus pubenscens Willd. – Nome sardo: orroali
La roverella è un albero a foglia caduca presente nella zona centro settentrionale della Sardegna e particolarmente diffusa nei monti del Margine, del Gennargentu e del Goceano. È una specie a lento accrescimento. L’albero presenta una chioma ampia di colore verde chiaro, con fusto tozzo, robusto e ramificato sin dalla base.
Generano boschi luminosi in quanto le chiome rade permettono il passaggio della luce sul terreno. Nel periodo invernale perdono le foglie oppure spesso, restano secche sull’albero per tutta la stagione invernale. I boschi di roverella sono governati sia a fustaia che a ceduo. Vegeta dai 500 ai 1400 m di altezza.
ALTEZZA: fino a 20 m.
FOGLIE: Caduche, alterne e lunghe 5-10 cm; lamina obovata con 8-14 lobi e pubescente nella pagina inferiore; colore verde intenso nella pagina superiore e grigio-verdastro nella pagina inferiore. Picciolo pubescente lungo 8-15 mm.
FIORI MASCHILI: piccoli in amenti penduli. Fioritura: aprile-maggio.
FIORI FEMMINILI: riuniti in spighe erette. Fioritura: aprile-maggio.
FRUTTI: ghiande ovoidali con breve peduncolo lunghe 3-5 cm; avvolte per un terzo della loro lunghezza da una cupola con squame tomentose di colore verde chiaro. In autunno a maturazione sono di color marrone.
USI: Il legno viene utilizzato per riscaldamento e per travature e costruzioni navali. Le ghiande come alimento per i maiali ad allevamento brado.
COROLOGIA: Pianta di origine europea comune in tutta l’Italia. Nell’Europa meridionale e sud-orientale costituisce uno dei componenti fondamentali dei querceti e dei boschi misti a latifoglie.